Contro la Fiorentina il Milan perde 2-1. Per colpa dei soliti errori, del solito atteggiamento rinunciatario nei finali di partita che già tanti punti era costato in stagione ai rossoneri. E si rivela fatale una volta di più: Joaquin (un gol e un assist per lui) ribalta un match e vanifica gli sforzi, evidenti, dei ragazzi di Inzaghi. Ma i limiti, ancora una volta, emergono nel momento decisivo e fanno la differenza.
Eppure il Milan aveva giocato alla pari dei suoi avversari più quotati per larghi tratti del match.Agevolato dal non dover condurre la partita, ma poter giocare in contropiede. E, forse, anche dall’approccio della Fiorentina, che ha il torto di prendere un po’ sottogamba quello che un tempo era considerato un big match. Lo si capisce dalle formazioni: in vista dell’Europa League e del ritorno decisivo contro la Roma, Montella si permette di fare abbondante turnover. Fuori tutti insieme Mati Fernandez,Diamanti e l’egiziano Salah. Troppo per non risentirne. Infatti i rossoneri, nonostante il momento difficilissimo, reggono l’impatto con il Franchi.
Gli ingressi di Joaquin e Badelj sembrano suonare la carica nella ripresa: per cinque minuti i padroni di casa acquisiscono ritmo e velocità d’esecuzione. Un po’ come già in avvio di primo tempo pare l’inizio di un monologo, e invece nel momento più difficile il Milan trova il vantaggio: in maniera un po’ estemporanea, con un gol da rapinatore di Mattia Destro, bravo e fortunato a mettere la punta su una conclusione sporca di Bonaventura. Quanto basta per segnare l’1-0.
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